All’inizio del 1973 i lavori procedevano alacremente e le squadre già si allenavano su un terreno sottostante a quello che doveva ospitare il nostro “vero” campo attorno al quale prendevano sempre più forma gli spogliatoi.
Il lasso di tempocompreso tra la primavera e l’estate del 1974 è stato il periodo in cui si è lavorato più alacremente, sia di giorno sia a sera inoltrata con la luce artificiale, per la costruzione degli spogliatoi.
Grazie all’aiuto del comune di Muggia, a don Penco e a tutti coloro che hanno contribuito anche con piccoli finanziamenti finalmente, a settembre, il sogno divenne realtà.
Si sa, l’appetito vien mangiando… Così, appena sistemate tutte le pendenze, si pensò quanto sarebbe stato bello riuscire a completare l’opera con l’impianto di illuminazione. Si inizio nuovamente la trafila delle richieste di contributi dirette un po’ in tutte le direzioni, fatta eccezione per il CONI e la Federcalcio regionale dove nessuno si dichiarò disponibile.
Con i quattrini messi a disposizione grazie al ricavato da feste campestri, lotterie e gite sociali, riuscimmo a compiere un altro miracolo e nell’estate del 1976 l’illuminazione del campo era un’altra bellissima realtà.
Rimanevano ancora da realizzare le gradinate e la sistemazione del campo polivalente. Ancora una volta grazie all’Amministrazione Comunale di Muggia che contribuì per la realizzazione dell’opera. Questa rappresentò la molla ideale per riuscire in questa nuova impresa.
Grazie a una squadra di volontari e alla sensibilità di un artigiano del luogo, il quale oltre a eseguire i lavori più importanti, ci mise a disposizione tutta l’attrezzatura necessaria.
Ancora una volta eravamo riusciti a realizzare ciò che ci eravamo prefissi, un miracolo, insomma, nella patria del “ne se pol”.